22 febbraio 2010

SPIRITO OLIMPICO ITALIANO - EDUCARE ALLA CONTEMPORANEITà DELLE CULTURE ED ALLA PACE




XXI Giochi Olimpici Invernali Vancouver 2010
2° Esposizione d’Arte Spirito Olimpico italiano
Educare alla contemporaneità delle culture e alla pace
S’inaugura a Vancouver, presso Casa Italia, Round House-YaleTown, la 2° Esposizione d’Arte
Spirito Olimpico Italiano. Curatrice è Renata Freccero dell’Università di Torino, la direzione
artistica è di Silvana Belvisi “Salotto dell’Arte”.
L’Esposizione sarà visitabile dall’12 al 28 febbraio.

Il catalogo edito dalla Libreria Editrice Universitaria Levrotto & Bella Torino, è stato presentato ufficialmente a Casa
Italia CONI il 19 febbraio 2010 unitamente al Centro Culturale italiano che ha contribuito all’organizzazione della
serata dedicata.
.
Sono 43 le opere presenti a Casa Italia CONI, si tratta di artisti italiani già affermati e alcuni
emergenti. A parte, è presentata dal critico de «La Stampa», Angelo Mistrangelo l’esposizione
cinque artisti per 5 Cerchi, che ad alcuni giorni dall’inaugurazione dei Giochi ha perso un artista
di grande valore, il maestro Antonio Carena.
Queste rappresentazioni pittoriche sono dedicate al senso profondo della pace olimpica.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in una lettera inviata dal Segretario
Generale della Presidenza della Repubblica agli organizzatori, ha così espresso la sua stima
all’Esposizione Spirito Olimpico Italiano: «L’impegno profuso nella realizzazione di questa
iniziativa culturale e la sintesi espressiva delle opere esposte contribuirà a stimolare la riflessione
dei visitatori, provenienti da Paesi diversi, sul significato universale dei valori di lealtà, di
solidarietà, di fratellanza e di rispetto reciproco che animano e regolano ogni competizione
sportiva».
Il Presidente del Coni Giovanni Petrucci, membro del Comitato d’Onore nella presentazione
ha scritto: «Lo sport, dimensione essenziale della educazione e della cultura, deve sviluppare le
attitudini, la volontà e la padronanza di se stessi e di ogni essere umano e favorire la piena
integrazione nella società. I valori dello Sport: l’amicizia, l’impegno, il coraggio, il rispetto di se
stesso e degli altri, la pace, sono ideali universali validi per tutti e in ogni tempo che possono essere
riassunti in un’unica espressione: lo SPIRITO OLIMPICO. Oggi, più di ieri, c’è una maggiore
necessità di ritrovare i valori che spesso la società odierna sembra dimenticare. Ma valori che
nonostante l’evoluzione e le mutazioni della società odierna rimangono insiti nello sport e che, per
questo, debbono essere tutelati e salvaguardati. Tutti questi significati sono espressi nell’arte
dedicata ai Giochi Olimpici; dove il linguaggio dello sport così come dell’Arte è una lingua
universale, attraverso la quale tutti sono in grado di comprendersi e di comunicare; dove lo spirito
dell’atleta si fonde con quello dell’artista. La ricerca della qualità etica della vita, il desiderio di
esprimere le proprie potenzialità fisiche e morali. Sotto questo punto di vista sia lo Sport che l’Arte
sono anche portatori di messaggi di pace, creando un legame che unisce tra loro uomini di ogni
nazionalità, di ogni razza e di ogni ceto sociale».
La società odierna è inserita in un contesto interculturale, sempre più grande. Questa nuova
contingenza invita a guardare verso i valori della convivenza civile e della pace, valori che ben si
coniugano con gli Eventi Olimpici, momenti d’eccezione che uniscono popoli e culture diverse
sotto la medesima bandiera a 5 Cerchi. Le opere presentate ai XXI Giochi Olimpici invernali di
Vancouver 2010 raccontano di un poetico accedere a piste, stadi, locali dove l'umanità si confronta,
l'esistenza scopre sensazioni ed emozioni purissime, il sogno diventa realtà e la realtà podio, lotta,
sconfitta, speranza, gioco, musica, energia, incontro, vibrazione di parole in rarefatte atmosfere.
I loro lavori costituiscono la forza di un discorso che va al di là delle parole.
L’esposizione d’arte presentata a Casa Italia CONI «Spirito Olimpico italiano-Educare alla
contemporaneità delle culture e alla pace», è ispirata al motto Olimpico: CITIUS ALTIUS
FORTIUS. La «contemporaneità delle culture» è la presenza di tutte le identità culturali mondiali,
unite nella gioia della partecipazione ai Giochi. In questo contesto si colloca, l’Ekecheiria, la tregua
olimpica già presente alle Olimpiadi antiche.
Cinque Artisti per i 5 Cerchi
Sezione presentata da Angelo Mistrangelo, La Stampa di Torino
Ennio Calabria, Antonio Carena, Maria Cristina Carlini, Riccardo Cordero, Riccardo Licata.
Artisti presentati da Silvana Belvisi “Salotto dell’Arte”
Silvana Alasia, Luisa Albert, Branimir Antonov, Roberto Angiolillo, Cornelia Badelita, Francesco
Argiolu, Gianpiero Bonfantini, Ines Daniela Bertolino, Gianni Borta, Valeria Corvino, Antonietta
Campilongo, Paola Delfino, Massimo Castronuovo, Donatella Di Maria, Liliana Cavigioli, Daniela
Foschi, Anna Costantini, Ceylan Insel, Alfredo Di Bacco, Paolo Lantieri, Elena Ferrini, Isabella Monari,
Simonetta Fontani, Consuelo Mura, Manuela Kanaris, Antonio Paradiso, Maurizio Magretti, Salvatore
Pino, Guglielmo Meltzeid, Nicoletta Nava, Vanni Saltarelli, Alberto Scalas, Angiolo Pergolini, Davide
Secci, Piero Rasero, Liliana Stefanutti, Benedetto Robazza, Antonio Tamburro.

Daniele Compatangelo - Ufficio Stampa, Esposizione Spirito Olimpico Italiano compatangelo@fastwebnet.it –
Cell: 001 778 320 5493 – 0039 335 30 38 79

12 febbraio 2010

Paola Delfino a Vancouver


Oggi, Venerdì 12 febbraio 2010 si terrà la cerimonia di inaugurazione della XXI edizione dei Giochi Olimpici invernali di Vancouver, Canada. Per l’occasione, il Coni aprirà le sue porte all’interno del suo quartier generale, Casa Italia, all’Esposizione d’arte “Spirito Olimpico italiano-educare alla contemporaneità delle culture e alla pace”.

L’artista Paola Delfino è stata invitata dal CONI a rappresentare l’Italia presso Casa Italia contribuendo con la sua opera “Liberi di essere” alla prestigiosa collettiva composta da 43 opere.

Con il suo personalissimo linguaggio pittorico Paola Delfino riesce a dar voce all'energia, al movimento alla libertà dell'uomo nella natura.

In questa occasione, l’artista ha realizzato l’opera Liberi di essere scegliendo di rappresentare uno sciatore intento a vivere la libertà di saltare e di essere un uomo libero, praticando il free style.

Il fondo richiama l’azzurro, colore simbolo dell’Italia. A sinistra i cerchi olipici appena accennati, a destra i colori della bandiera italiana, in alto il mondo geografico, in basso il mondo culturale-sociale.

La mostra si annuncia densa di pathos non soltanto per il richiamo mediatico verso cui si calamita, ma anche per l’eco della manifestazione invernale che attrae l’attenzione di tutto il mondo non soltanto sportivo.

Casa Italia è dunque il luogo ideale per dosare lo spirito olimpico e quello culturale insito nella mostra.

Casa Italia è dunque aperta agli atleti e a tutti coloro che vogliano guardare con i propri occhi lo splendore di queste opere esposte fino al termine della competizione sportiva.

Dopo l’edizione dei XXIX Giochi Olimpici di Pechino 2008, dove Casa Italia CONI, per la prima volta aperta ai visitatori, aveva ospitato con successo di pubblico e di stampa la prima esposizione dedicato allo “Spirito Olimpico Italiano, la comunicazione dei segni da Occidente a Oriente”, il Coni torna ad aprire le porte di Casa Italia all’Esposizione d’arte “Spirito Olimpico italiano-educare alla contemporaneità delle culture e alla pace”.

Si tratta di una collezione di 43 opere, esposte dal 12 al 28 febbraio 2010.

Questa è la terza mostra d’arte di genere sportivo e olimpico, progettata e realizzata da Renata Freccero, docente di Storia dell’Educazione Fisica SUISM Università di Torino, per ricordare il passaggio della Fiamma Olimpica da Torino 2006 a Vancouver 2010.

“Spirito Olimpico italiano”, il 25 settembre 2008 ha ricevuto l’alto Patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri.

L’Italia parte per questa nuova avventura unita non soltanto sotto la bandiera dello sport ma anche di quella verve culturale che ne caratterizza le radici, e questa è già la prima vera vittoria.